Il costo della Country Music
Nella giornata di venerdì è arrivato l'annuncio che molti di noi aspettavano con ansia: la line up del prossimo Country 2 Country Festival. Per chi non lo conoscesse, è la tre giorni di musica country che si tiene ogni anno nelle città di Londra, Dublino e Glasgow.
Per noi è una tradizione, una tappa fondamentale da seguire e aspettare con ansia. E' l'occasione per poter vedere dal vivo gente del calibro di Brad Paisley, Zac Brown Band, Miranda Lambert ecc, tutti sotto lo stesso tetto nell'arco di tre splendidi giorni.
Al momento dell'annuncio i social sono impazziti, molti in senso negativo. La line up è sembrata a molti più povera degli anni scorsi, e molta gente che ha comprato i biglietti early bird (in anticipo senza sapere esattamente chi avrebbe suonato), si è riproposta di venderli per protesta.
Una reazione incredibile. Non comune per una comunità, quella della country music europea, sempre ansiosa di poter vedere dal vivo chiunque abbia la voglia, o il coraggio, di viaggiare attraverso l'Atlantico per portare qui un genere che non è tra i più venduti.
Una reazione giustificabile? Andiamo ad elencare gli artisti che saranno presenti a questo C2C. I tre headliners (artisti principali) saranno Tim McGraw & Faith Hill, Little Big Town e Kacey Musgraves; seguiti da Kelsea Ballerini, Luke Combs, Emmylou Harris, Midland, Kip Moore, Margo Price e, solo nella tappa di Londra, anche da Lindsay Ell, Jillian Jaqueline, Ashley McBryde, Lukas Nelson (si, proprio lui, il figlio del grande Willie).
Gli amanti della country music diranno che questa è una line up da sogno, ed effettivamente la qualità non manca. Dal mio punto di vista personale, questi sono artisti che stimo e che non vedo l'ora di vedere (o, in parecchi casi, rivedere) live. Il problema però è l'eccessivo costo dei biglietti per un week end di Country Music.
L'edizione di Londra è da considerarsi la più completa sotto ogni punto di vista, gli artisti di cartello suonano sul palco principale della magnifica O2 Arena, mentre nei dintorni della venue si alternano decine e decine di esponenti della country music (più o meno famosi) per riempire le giornate di chi partecipa. Insomma, è una vera e propria fiera del country dove gli spettatori non rischiano di restare nemmeno un minuto senza sentire una nota del loro genere preferito.
Questa qualità però si paga e lo scorso anno i biglietti per l'intero weekend andavano da £122 fino alla bellezza di £755 per chi voleva stare nelle prime otto file del teatro. Una spesa che poi si aggira a più di £1000 se si aggiungono albergo e volo aereo per raggiungere Londra (città comunque non molto economica).
Ed è qui che il problema diventa insormontabile. Nel 2017 gli artisti principali sono stati Brad Paisley, Zac Brown Band e Reba McEntyre. Un livello completamente diverso rispetto a quelli di quest'anno se dobbiamo fare riferimento al mercato attuale. La somma del costo dei biglietti dell'ultimo tour europeo per i singoli artisti, presenti nel C2C 2018, non supera £300; lasciando al consumatore una differenza enorme da pagare per poter assistere da VIP all'intero evento.
Ne vale la pena? Il popolo country europeo sembra rispondere di no. Se questa sarà una mossa vincente per gli organizzatori del C2C bisognerà aspettare la metà di marzo. Noi comunque, a Dublino, ci saremo.
BETTY