La musica country racconta - James Otto, "The Ball"
Se non avessi lasciato cadere la palla, avrei vinto tutto.
Era la partita in onore degli ex studenti del 1989 e rimanevano solo dieci secondi da giocare. Noi che avanzavano verso la linea della meta, loro che gridavano in tribuna.
Ho avuto la possibilità di essere un eroe, ma me la sono fatta scivolare via tra le mani.
Ci sarebbe stata una grande festa in nostro onore, e avrei appeso la mia maglia sul muro della scuola.... Se non avessi lasciato cadere quella palla.
Dopo la partita avevo appuntamento con Cindy Miller. Sono rimasto lì ad aspettarla vicino alle tribune, ma lei non è mai venuta. Ho trovato un bigliettino sul parabrezza, sotto la spazzola del tergicristallo, con un "addio" che colava attraverso la carta, come sangue, nella fredda pioggia di ottobre. Probabilmente ci saremmo sposati, e i reclutatori della squadra dell'Università dell'Alabama mi avrebbero chiamato - se non avessi lasciato cadere quella palla.
Sono scappato quell'estate, mi sono trovato un lavoro sulla costa.
Ed è lì che ho incontrato tua madre, e il resto credo che tu lo sappia già.
Se avessi la possibilità di tornare indietro e segnare quell'ultimo touchdown.... Beh, figliolo, non lo farei. Perché tu non saresti qui ora, ed io non sarei il tuo eroe, non sarei lì a prenderti quando cadi - se non avessi lasciato cadere quella palla.
La mia vita sarebbe stata così diversa se in quel momento le cose fossero andate come le avevo programmate. Ma la storia è che le cose sono andate in un altro modo, e la mano che mi sono trovato a giocare è stata un'altra. In un modo che non comprenderò mai del tutto.
No: oggi non sarei l'uomo che sono, se quella volta non avessi fatto cadere quella palla.
James Otto