Country Nation intervista gli Sugarland: English version

SUGARLAND - COUNTRY NATION INTERVIEW

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Prima di tutto, ci siete mancati

Jennifer: Ooh, grazie. È bello essere tornati!

Kristian: Siamo felici di essere tornati!

Vi sono mancati gli Sugarland?

Jennifer: Certo, ovviamente. Per questo siamo qui

Kristian: È la nostra band preferita...

Kristian tu sei arrivato come artista solista al primo C2C. Tu Jennifer invece l’anno scorso. Cosa significa per voi essere tornati qui, insieme, nel 2018?

Kristian: Penso che sia fantastico. È una testimonianza di affetto ai nostri fan e alle persone nel business. Specialmente i fan qui, non ci hanno mai visto suonare assieme. Voglio che vengano a vedere il nostro show, potrebbero morire

Jennifer: È emozionante perché ognuno di noi fa anche da corista alle nostre canzoni soliste. Perciò è bello avere questo supporto quando facciamo le nostre cose, tornare qui insieme e celebrare tutto questo

L’Europa è un grande continente e le persone qui sono molto diverse. Prima ero tra il pubblico e stavo ascoltando Luke Combs. Vicino a me c’era una ragazza spagnola, io vengo dall’Italia. Insomma qui c’è gente proveniente da tutta Europa. Vorreste andare in giro per l’Europa e fare altri show? Specialmente nel sud d’Europa, dove la gente è molto diversa da quella che c’è qui

Jennifer: Si, per favore.

Kristian: Si, per favore.

Jennifer: Si è molto diversa e questo è quello che mi piacerebbe succedesse. Abbiamo un’insieme di influenze molto diverse nella nostra musica e quindi ce n’è per tutti. Perciò anche chi non ha così tanta familiarità con la country music potrebbe apprezzare quello che facciamo. E quello ci rende accessibili ad ogni mercato

A country nation cerchiamo di insegnare un po’ la country music e ci siamo resi conto che anche artisti che hanno magari un sound più nuovo, più pop sono comunque estremamente legati alla musica del passato. Quali sono le vostre influenze? Chi ascoltate e a chi vi ispirate quando scrivete le vostre canzoni?

Jennifer: Il mondo da cui veniamo noi è sicuramente la comunità dei cantautori della country music. Una lista di artisti che scriveva le loro canzoni, specialmente nel passato. Quello ha creato una magnifica comunità di autori e ha lasciato tanto in eredità. Gente come Loretta Lynn, Dolly Parton, Johnny Cash. Artisti che hanno scritto le loro canzoni

Kristian: è quello il mondo da cui proveniamo. Per esempio molta gente non sa che Willie Nelson ha scritto Crazy. E quando se ne rendono conto dicono: “Cosa?”. Quella tradizione è molto lunga, puoi andare indietro fino ai tempi di Hank Sr. Quella era gente che andava in giro per il mondo a cantare quello che vedevano o quello che sentivano dentro, e noi proveniamo da quel mondo. Prendiamo queste influenze che a volte sono anche diverse dalla country music, tipo i Rem o le Indigo Girls. Quando pensi a quello che ha creato gli Sugarland ti rendi conto di quanto è importante Willie Nelson.

Jennifer: Prendiamo lui per esempio. CI sono artisti che sono più interpretativi e preferiscono a cantare musica di altri autori e sono bravissimi. Poi però c’è gente come noi, o come Willie Nelson che è diventato famoso non solo come performer ma anche come songwriter. E ha continuato ad evolversi e ad ispirarsi da diversi artisti. Come Django e Reinhart. Quando lo senti suonare ti rendi conto anche di quanto sia stato influenzato dal jazz.

Kristian: Ha imparato ad interpretare in base a quello che ha assorbito

Jennifer: si, poi senti tutte le sue collaborazioni. Come per esempio quella con Ray Charles. Quella è la tradizione dalla quale veniamo

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La country music, ci siamo accorti, è l’unico genere che sa raccontare storie. Quanto è importante saper raccontare storie quando scrivete le vostre canzoni? Quando ascolti la country music troverai sempre un pezzo in cui dici: “Quella è la mia vita, quello è successo a me”. E non c’è nessun genere che lo fa bene come la country music

Kristian: Sono d’accordo con te. Io credo che quella sia l’unica definizione possibile per la country music.

Tre accordi e la verità, giusto?

Jennifer: haha, esatto. Lo sai anche tu

Parliamo del presente e del vostro nuovo album. Sarà diverso da quello che siamo abituati a sentire dagli Sugarland? Cosa ci si può aspettare?

Kristian: è divertente perché il nostro nuovo singolo si chiama Still the same, ma nessuno dei nostri album era uguale a quello precedente. Siamo molto orgogliosi di aver spinto noi stessi a fare sempre qualcosa di diverso. E ogni nostro lavoro è stato il riflesso di dove eravamo in quel momento della nostra vita. E questo ultimo lavoro riflette questo paradigma. Ci siamo seduti in una stanza e abbiamo scritto del mondo che vediamo attorno a noi. È stata un’esperienza che ci ha fatto restare umili, è successo così velocemente che non abbiamo nemmeno avuto il tempo di pensare due volte a quello che facevamo. Ho la sensazione che questa è una versione del meglio di noi.

Quando faremo sentire la vostra intervista, al termine faremo ascoltare una delle vostre canzoni. Quale di queste canzoni vorreste venisse ascoltata dai fan italiani e perché?

 Jennifer: Dovrei dire il singolo

Quale canzone vorreste far sentire a chiunque voglia conoscere gli Sugarland?

Kristian: Direi Stay....

Jennifer: Si, Stay. Anche Want to, Already Gone....

Kristian: C’è una canzone che non viene passata spesso in radio e si chiama Very Last Country Song. E se parliamo delle canzoni country e del loro significato, allora bisogna ascoltare quella lì. Parla proprio della discussione che abbiamo avuto prima, in relazione alla vita delle persone.

Jennifer: Dovete scoprirla!

Ottimo, grazie ragazzi! E buon concerto

Jennifer: Grazie a te, e spero di rivedervi presto!

Country Nation